Quintus Aurelius Symmachus

Quinto Aurelio Simmaco (c. 345 – 402) fu educato in Gallia. Era uno statista romano aristocratico molto eloquente. Simmaco fu proconsole (governatore) d'Africa nel 373, prefetto urbano di Roma nel 384 e 385 e console nel 391. Cercò senza successo di preservare la religione tradizionale di Roma. Fu confutato da Ambrogio, vescovo di Milano, nella famosa questione Vittoria-altare. (Alcuni senatori vollero che l'altare della dea Vittoria - rimosso dall'imperatore Graziano - tornasse in senato). Molti dei suoi scritti sono sopravvissuti: nove libri di lettere, una raccolta di Relationes (dispacci ufficiali), tre panegirici (elogi funebri). Simmaco si impegnò anche alla pubblicazione dell'opera storica di Livio Ab urbe condita (Dalla fondazione della città), libri I-X.