Albert Saverys è stato uno dei principali pittori belgi dell'Interbellum. È spesso considerato un seguace e imitatore della famosa generazione di artisti espressionisti fiamminghi. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che era principalmente noto per le sue numerose variazioni sul paesaggio che circonda il Lys, che dipinse dal 1935 fino alla sua morte nel 1964. In centinaia di acquerelli e dipinti ad olio di quel periodo dipinse il paesaggio del Lys, giocando con i colori delle stagioni che cambiano. Già negli anni '20, tuttavia, sviluppò uno stile pittorico molto personale ed espressivo, chiaramente distinto dal lavoro di Gust. De Smet, Constant Permeke e Frits Van den Berghe, il cui lavoro stava raggiungendo la piena maturità. Questo studio approfondito della collezione si concentra principalmente sul modo avventuroso in cui Saverys ha sperimentato la pittura nel periodo 1924-1934. La sua carriera artistica inizia negli anni '10, con opere della tradizione impressionista. In quegli anni l'impressionismo era ancora molto di moda in Belgio, soprattutto grazie al successo di Emile Claus. A partire dal 1919, l'opera di Albert Saverys si svilupperà comunque in molti modi interessanti. Ciò avviene sotto l'influenza dei suoi amici e contemporanei Constant Permeke, Gust. De Smet e Frits Van den Berghe, i quali scoprono l'espressionismo olandese e tedesco mentre si trovano all'estero durante la prima guerra mondiale. Albert Saverys soggiornò a Deinze durante gli anni della guerra (1914-18), ma alla fine scoprirà e comincerà anche a lavorare nello stile della pittura espressionista. Dal 1919, in una serie di nature morte, ritratti e paesaggi, Saverys sperimenta la pittura, il colore e la composizione, senza cercare soluzioni pittoriche facili o disinvolte. Il modo sempre diverso con cui da allora in poi affronterà il colore e la pennellata evidenzia sia la sua incerta ricerca che le sue capacità virtuosistiche. Non è solo l'area rurale di Deinze che lo ispira, ma anche il mare, la vita del pescatore, la città, ... Tra il 1925 e il 1930, ad esempio, dipinge diverse nature morte con pesci, ma anche un certo numero di pescatori ritratti. La sua pennellata è impulsiva e crea composizioni in cui introduce linee prospettiche "inclinate" che evitano la rappresentazione realistica, ma cercano di rappresentare una forza dinamica sottolineando anche la natura aspra del soggetto raffigurato.
