Dopo una prima mostra di successo, Didier dedicherà il suo tempo a catturare i colori ea congelare gli attimi in questo universo unico di banchine. Fin da bambino Didier Engels ama passeggiare sui moli dei porti.
All'età di 20 anni, sperimenta la vita portuale al porto di Zeebrugge e questa affinità portuale non lo lascerà mai. Scopre il fenomenale traffico marittimo che affascina i suoi occhi: navi usate dal sale marino, mercantili bagnati dalle maree o container patinati dagli spruzzi del mare. Altrettanti colori unici e materie prime che permettono al fotografo di sprigionare tutta la bellezza e la potenza del loro simbolismo.
Ispirato da questo universo marittimo, crea una serie di fotografie astratte da cui trae la bellezza dagli scafi delle barche. Fotografie luminose e dai colori del passato che riflettono l'esperienza di queste navi che sono state riportate in porto o immagazzinate in bacino di carenaggio.
Didier Engels torna quindi ai suoi primi ricordi da portuale e realizza una serie di fotografie dai moli del porto di Anversa. Trova nei contenitori la perfetta testimonianza della sua ossessione per i colori, preferibilmente patinati, e per i soggetti carichi di storia. Tessiture sedimentarie, colori sbiaditi, segni ossidati; è in questo territorio che si evolve Didier Engels.
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